Vittoria Colonna Caetani

Vittoria Colonna Caetani (1880-1954) è la secondogenita di Marcantonio VI, principe e duca di Paliano, e di Teresa Caracciolo, duchessa di San Teodoro. Fin da giovane riceve un’educazione cosmopolita e trascorre molto tempo in Inghilterra, da cui in parte discende grazie alla nonna materna Augusta Selina Locke.

l 20 giugno 1901 sposa il principe di Teano Leone Caetani, dalla cui unione nasce, l’anno successivo, Onorato, un bambino rivelatosi presto fragile nel fisico e nella salute e scomparso a soli quarant’anni. Poco attratta da palazzo Caetani, spesso descritto in modo austero ed ombroso, Vittoria conduce una vita mondana tra Roma, il Lago Maggiore e varie località europee, senza far mancare però un certo impegno sociale, in particolar modo nel 1908, quando, nella vesti di presidente delle dame romane della Croce Rossa, fornisce assistenza ai feriti del terremoto di Messina.

Il legame sentimentale con il marito Leone è molto intenso durante la prima decade di matrimonio, nonostante la frequente lontananza tra i due, e ancora durante la Prima guerra mondiale, con Vittoria che in alcune situazioni visita suo marito in licenza e fa parte dei destinatari delle lettere circolari coordinate dal duca Onorato Caetani. Tuttavia, nel giugno del 1916, la nobildonna romana, all’epoca trentaseienne, conosce il pittore futurista e volontario di guerra Umberto Boccioni. I due si incontrano proprio sul Lago Maggiore, a Villa San Remigio, dove il pittore è ospite dei marchesi Della Valle di Casanova per dipingere il ritratto del pianista Ferruccio Busoni. Nel mese di luglio, Vittoria trascorre insieme a Boccioni due soggiorni sull’Isolino di San Giovanni, dando vita ad una relazione sentimentale di cui è rimasta testimonianza in un carteggio privato. Il 17 agosto, poco meno di un mese dopo il loro ultimo incontro, il poeta perde la vita a causa di una caduta da cavallo a Verona, custodendo nel portafoglio l’ultima lettera ricevuta da Vittoria. Da quel momento il rapporto con Leone si compromette irrimediabilmente. La solitudine e l’apprensione per lo stato di salute del figlio Onorato caratterizzano la corrispondenza dei primi anni postbellici, finché Leone non decide, all’inizio degli anni Venti, di andarsene in Canada insieme ad Ofelia Fabiani, dalla quale nel 1917 aveva avuto clandestinamente una figlia, Sveva.

Gli anni seguenti la vedono impegnata a definire la situazione patrimoniale e a dare seguito all’attività che la impegnava fin dalla gioventù, ossia la scrittura. A tal proposito si possono ricordare The Lovely Locks, la storia dei suoi antenati inglesi, le Memorie, il romanzo The Blind Goddess, il racconto del viaggio compiuto in Etiopia negli anni Trenta e tanto altro. Nel 1942 muore il figlio Onorato. Vittoria scompare a Londra il 17 novembre 1954. Le sue carte vengono depositate presso l’archivio Colonna a Roma nel 1955, con l’impegno, garantito dalla sorella Isabella Colonna, marchesa Chigi Zondadari, e dal principe Aspreno Colonna di Paliano, di non renderle accessibili prima del 2005. Oggi l’archivio Vittoria Colonna è conservato presso la Fondazione Camillo Caetani di Roma.

DOCUMENTI

L’archivio gentilizio della Fondazione Camillo Caetani conserva lettere e cartoline (in italiano e inglese) inviate e ricevute da Vittoria dal 1880 al 1956.