Giovannella Caetani Grenier (1875-1971) è la quartogenita dei duchi Onorato e Ada Bootle-Wilbraham. Educata in casa al pari dei fratelli, Giovannella inizia a studiare pianoforte per volere del padre che, stando alle memorie stese dalla stessa futura baronessa Grenier, aveva «dolcemente costretto» i figli ad imparare l’arte musicale sottoponendoli agli insegnamenti di Giulia De Cousandier, una delle figure di spicco del panorama musicale romano della seconda metà dell’Ottocento.

L’impresa si rivela senza profitto ma già in quegli anni giovanili Giovannella si lega molto al fratello Roffredo, di quattro anni più grande di lei, con il quale condividerà il destino di guidare i Caetani di Sermoneta per quasi un secolo.
In virtù dell’importanza politica del padre e del ruolo ricoperto dalla madre a corte al seguito della regina Margherita di Savoia, Giovannella ha modo di frequentare da bambina il Quirinale e di entrare precocemente nelle dinamiche dell’alta società.
Nel febbraio del 1900 sposa il barone belga Alberic Grenier, dalla cui unione nascono Eric (1901) e Livia (1907). L’attività diplomatica del marito porta Giovannella a viaggiare molto, a condurre una vita attiva e mondana di cui le cronache giornalistiche di inizio Novecento sono ricche.
Lo segue, ad esempio, nel 1906 a Pechino quando viene nominato ministro plenipotenziario del Belgio in Cina. Dedita all’attività assistenziale tra le fila della Croce Rossa come tutte le nobildonne della sua epoca, nel 1915 si prende cura dei feriti del terremoto della Marsica e durante la Prima guerra mondiale dei soldati reduci dal fronte.


Dopo il conflitto si stabilisce di fatto a Bruxelles e nel 1939 inizia a curare la pubblicazione, ultimata nel 1950, dei tre volumi delle Mémoires de la comtesse Rosalie Rzewuska. Ormai in tarda età si dedica a scrivere le memorie degli anni giovanili, dalle quali traspare, soprattutto dopo la morte di Roffredo nel 1961, la consapevolezza malinconica di essere l’ultima di «questi esseri eletti che formavano la mia famiglia», a loro volta parte di una storia millenaria. Muore nel 1971 all’età di 96 anni.
DOCUMENTI
L’archivio gentilizio della Fondazione Camillo Caetani conserva lettere e cartoline (in italiano, inglese e francese) inviate e ricevute da Giovannella negli anni che vanno dal 1899 al 1969.