Ersilia Caetani Lovatelli (1840-1925) è la primogenita dei duchi Michelangelo e Callista Rzewuska. Fortemente influenzata fin da bambina dal clima culturale tipico di casa Caetani, e rimasta molto legata al padre, a causa della morte prematura della madre, aiutandolo soprattutto negli anni della cecità, Ersilia è educata allo studio delle lingue classiche e antiche da Luigi Maria Rezzi e Ignazio Guidi.

Insigne studiosa di archeologia e di epigrafia romane ma anche bibliofila, Ersilia, che nel 1859 sposa il conte Giacomo Lovatelli dal quale avrà i figli Giovanni, Calista, Alessandro, Vitoldo, Rosalia e Filippo, anima uno dei circoli culturali di riferimento a Roma per oltre mezzo secolo, riprendendo la tradizione paterna e rendendo palazzo Lovatelli, soprattutto dopo il 1870, un luogo in cui far incontrare esponenti della nuova classe dirigente liberale con i membri dell’aristocrazia romana e del mondo ecclesiastico, intellettuali italiani con eruditi europei.
L’archivio gentilizio di palazzo Caetani conserva la corrispondenza della contessa con l’archeologo ed epigrafista Giovanni Battista de Rossi, il bibliotecario Quintino Guanciali, il classicista Theodor Mommsen, lo storico Giuseppe Tomassetti e l’archeologo Carlo Ludovico Visconti, i quali costituiscono solo una parte di quel salotto che annoverava e avrebbe annoverato negli anni personaggi come lo storico Ferdinand Gregorovius e i letterati Gabriele D’Annunzio e Giosuè Carducci.
Autrice di numerose pubblicazioni incentrate principalmente sulle antichità romane, edite tra la fine degli anni Settanta del XIX secolo e lo scoppio della Prima guerra mondiale, Ersilia fa parte delle più prestigiose accademie italiane ed europee dell’epoca. A tal riguardo, nel 1879 è ascritta quale membro dell’Accademia dei Lincei per la classe di scienze storiche, filologiche e morali. Fortemente voluta da Quintino Sella, Ersilia diviene così la prima donna lincea e perora, a sua volta, la nomina del nipote Leone a socio corrispondente nel 1911.


Parallelamente all’attività culturale, rimasta centrale per tutta la vita, la contessa si impegna anche in campo sociale e politico come nel 1896, quando fa parte di un comitato di dame romane per la liberazione dei prigionieri italiani in Africa dopo la disfatta di Adua, e più tardi nel 1909 a sostegno della candidatura di Leone alla Camera dei deputati. Muore a Roma nel 1925.
DOCUMENTI
L’archivio gentilizio della Fondazione Camillo Caetani conserva lettere (in italiano, tedesco, latino, spagnolo, inglese e francese) inviate e ricevute da Ersilia negli anni che vanno dal 1865 al 1915.