Ada Bootle-Wilbraham Caetani

Ada Bootle-Wilbraham Caetani (1846-1934) è la secondogenita di Edward Bootle-Wilbraham, figlio del barone di Skelmersdale, colonnello del Coldstream Guards, segretario personale del conte di Derby al dicastero delle Colonie e, infine, luogotenente e magistrato per il Lancashire, e di Emily Ramsbottom.

L’11 luglio 1867 sposa Onorato Caetani, all’epoca principe di Teano, per il cui matrimonio c’è bisogno di una dispensa dalla curia vista la fede anglicana della donna e il luogo prescelto in Inghilterra, dal quale avrà sei figli a lei rimasti sempre molto legati: Leone (1869), Roffredo (1871), Livio (1873), Giovannella (1875), Gelasio (1877) e Michelangelo (1890). Donna intelligente e affascinante, tanto da essere ricordata da sua figlia Giovannella addirittura come «la più bella donna d’Italia», è al fianco del marito nei passaggi cruciali della vita politica romana e italiana della seconda metà dell’Ottocento e dei primi anni del Novecento, come si evince dal carteggio denso di notizie e di impressioni politiche, entrando a sua volta a far parte della corte sabauda non appena questa si stabilisce a Roma nel 1870. Ada, infatti, è nominata Dama di Palazzo di Margherita di Savoia, prima principessa di Piemonte e poi dal 1878 regina d’Italia.

La vicinanza alla sovrana è motivo di numerosi incontri anche di carattere non ufficiale, come le visite compiute dai sovrani o dalla sola regina a Fogliano e nei possedimenti pontini dei Caetani. Zone in cui Ada lascia un segno importante, grazie al suo impegno, al fianco dei figli, nelle opere di bonifica e nella realizzazione del giardino di Ninfa, trasformato da luogo abbandonato a incantevole paradiso ammirato da tutti. Ma la duchessa non si distingue solo come raffinata giardiniera. Alla fine dell’Ottocento, infatti, Ada promuove un allevamento equino nel territorio di Cisterna costituito da cavalli forti e resistenti, nati da un incrocio tra la razza locale e cavalli arabi e inglesi.

Per lungo tempo l’esercito italiano attinge dalla “razza Caetani”, come si evince dalla corrispondenza intessuta dalla duchessa con il Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio e con i depositi militari di Pisa e Crema. Oltre ad essere un’allevatrice, la duchessa è un’appassionata di cavalli e ciò sugella inequivocabilmente lo spirito indipendente di questa donna. La figlia Giovannella racconta nelle sue memorie di quando la madre partecipava alla caccia alla volpe nella campagna romana oppure di quando discuteva di cavalli con Ludovico Tronti prima di recarsi a messa a S. Maria in Campitelli.

A conferma del suo dinamismo, nel 1882 ottiene anche la tessera di socio effettivo della sezione romana del Club Alpino Italiano e in molte occasioni la si trova impegnata nei viaggi. La duchessa Ada ha un ruolo di primo piano nella vita dei figli, con i quali intesse per tutta la vita un’intensa corrispondenza. Muore nel 1934, poco prima di suo figlio Gelasio.

DOCUMENTI

L’archivio gentilizio della Fondazione Camillo Caetani conserva lettere, cartoline e telegrammi personali (in italiano, inglese e francese) inviati e ricevuti da Ada dal 1867 al 1934.